VIRGOLA

Commedia veneta in tre atti di Enzo Duse

Regia: Alberto Baratella
(Memi) Virgola Stefano Trevisan
Betta sua sorella Fiorella Segato
Vittorio Bepi Quaglio
Tula Stefano Dal Moro
La Rossa Laura Peruffo
Il Direttore della fabbrica Alberto Baratella
L'Avvocato Piergianni Paiuscato
L'Ufficiale giudiziario Franco Fortin
La Signora Luisa Cristina Miazzi
Giacomino Davide Berto


In casa degli anziani fratelli Virgola (negli anni attorno alla seconda guerra mondiale) da un paio di giorni continuano ad arrivare telegrammi. Ritenendoli corrispondenza d'ufficio di Giacomo - titolare della fabbrica di conserve "Virgola", in viaggio da alcuni giorni - Memi e Betta li depositano come d'uso sulla sua scrivania.
I telegrammi annunciano però la morte, per incidente stradale, proprio dello stesso Giacomo. L'avvocato Bertoldi, esecutore testamentario, giunge per informare i fratelli circa le disposizioni del defunto: tutto andrà diviso in parti uguali tra Memi e Betta. Cioè i debiti, visto il cattivo andamento della fabbrica.
Presto viene a sapersi che l'imprenditore non era fuori casa per affari; ma per Luisa, una vedova "consolabile". Sempre per testamento, i Virgola superstiti - all'oscuro della lunga relazione del fratello - sono ora tenuti ad accogliere in casa anche Luisa e la sua "eredità d'affetti" (ossia vari bambini), che giungono tosto per i funerali dello "zio Giacomo".
L'abulica esistenza di Memi Virgola, allergico a tutto ciò che sa di responsabilità (perciò non si è mai sposato!), è scossa alle fondamenta. A seguito del suo sostanziale rifiuto, prima che incapacità, di condurre la fabbrica ereditata, lo scaltro avvocato da una parte e il direttore dell'azienda dall'altra, cercano di approfittare della situazione.
Intuito l'intrallazzo, il vecchio amico di casa Vittorio spinge Memi con tutte le forze a reagire alla sua indolenza: questi decide di appoggiarsi incondizionatamente all'avvocato, che nel frattempo ha scoperto altre spregiudicate mosse finanziarie e commerciali del defunto industriale.
Più difficile da sistemare è invece il caso della signora Luisa; ma provvidenzialmente - si fa per dire - salta fuori un certo signor Tula…
Memi tornerà così ad accomodarsi sulla sua poltrona, lasciando che il mondo continui a girare per i fatti suoi; mentre Vittorio potrà finalmente coronare con Betta il sogno d'amore della sua vita.

[...] Virgola nel 1936, commedia scritta appositamente per Gianfranco Giachetti, il maggiore capocomico veneto dell'epoca, interprete prediletto di Gino Rocca e maestro di Cesco Baseggio; ma la morte prematura dell'artista in quello stesso anno ne rinviò il debutto al 1942, con la compagnia di Carlo Micheluzzi. Quasi tutta la successiva produzione dialettale di Duse fu poi legata a questa famiglia d'arte, che portò al successo Quel sì famoso (1945) - recente cavallo di battaglia della Compagnia "Città di Este", che ha sfiorato le cento repliche in poche stagioni - Carte in tavola e Queste nostre metà (1951), Mato per le done (1954). [...]