QUEL PICCOLO CAMPO
Commedia in tre atti di
Peppino de Filippo
Versione veneta della Compagnia

Regia: Viviana Larcati
ROCCO BARBATI Franco Fortin
FRANCESCA, sua sorella Carla Borile
ROSA, maestra Cristina Miazzi
PADRE FERDINANDO Stefano Trevisan
PADRE GIUSEPPE Stefano Baccini
MASSIMILIANO CAPATO Bepi Quaglio
CIRILLO, garzone di Roccco Alessandro Sguotti
MENEGO Alberto Baratella
AVVOCATO PENNELLA Stefano Dal Moro
CATERINA Sandra Saggiorato
ANNA Franca Mingardo


Questa brillante commedia in tre atti del grande Peppino De Filippo è stata scritta nel 1948 ed è ambientata in un piccolo paese contadino dove la terra rappresenta l’unica fonte di sostentamento, di benessere e di identità. Scritta in italiano, qui viene presentata in una riduzione in dialetto veneto a cura della Compagnia atestina (circa 1960) che ne esalta il colore “verace”.
Una trama così ben congegnata che racconta con tratti tragicomici il mondo contadino nei suoi aspetti più arcaici, ma con guizzi di fantasia e burla da sovvertire le premesse. Spicca per originalità la figura del protagonista: il rude Rocco Barbati, ateo convinto, scapolo, indipendente nelle opinioni e nei comportamenti. Rocco vive con la sorella Francesca, estremamente religiosa e devota al Santo protettore del paese, ed ha ereditato dal padre un bel podere. Ma a quel lascito è stata apposta una condizione: una piccola parte, precisamente la decima, va in dono ai frati del convento del paese.
Indispettito Rocco lascia ai frati la parte più infertile e disagevole del terreno, ma questa si rivela invece quella più produttiva. Rocco non si rassegna e impone ai frati di spostare più volte questo appezzamento, che ogni volta si rivela molto fruttuoso.
Rocco si sente perseguitato così dalla sfortuna, ma non intende cedere le armi. Anzi come un leone in gabbia esplode la sua rabbia ed intende rientrare in possesso di tutta la proprietà. Lotta aperta contro il convento. Ma un bel giorno, il suo garzone Cirillo, lavorando la terra al confine fra il terreno dei frati e quello del padrone, trova una misteriosa cassetta piena di monete d’oro. A chi apparterrà questo tesoro inaspettato? Per Rocco non vi sono dubbi: è suo di diritto! Ma come per ogni farsa che si rispetti, qui comincia l’avventura!