LA VEDOVA Commedia veneta in tre atti di RENATO SIMONI
Personaggi e interpreti ALESSANDRO: Franco Fortin MADDALENA: Anna Maria Cappozzo DESIDERIO: Stefano Baccini
Regia di Stefano Baccini Collaborazione ai costumi: Antonia Munaretti - Assistenti di scena: Placida Toniolo Quaglio, Nicoletta Longhin, Sandra Saggiorato - Servizi tecnici: Franco e Filippo Riatti, Piergianni Paiuscato, Giovanni Viola
In una cittadina del Veneto, primo Novecento.
La giovane vedova Maddalena arriva per la prima volta a casa dei suoceri, Alessandro ed Adelaide. Il defunto figlio unico Carlo l´ha sposata contro la loro volontà, lasciandola ora sola al mondo.
Tutto il risentimento dei genitori si riversa sulla nuora; ma se Adelaide si chiude inesorabilmente nel dolore, in un esclusivo e geloso ricordo del figlio, Alessandro rimane colpito dai tratti e dalla personalità di Maddalena, quasi mettendosi nei panni del figlio.
Dopo tre anni di permanenza nella nuova casa, Maddalena si è conquistata la simpatia, e anche qualcosa di più della benevolenza, degli amici del suocero, un gruppetto di scapoli, variegato per età. Il più giovane tra questi, l´ingegnere Piero, trova l´occasione per dichiararle espressamente, in segreto, il suo amore. Maddalena vede davanti a sé un bivio: la fedeltà al ricordo del marito, in una casa-mausoleo dominata dalla figura della suocera; e la possibilità di una nuova vita, seppure a scapito dell´affetto di Alessandro.
Una pettegola amica di Adelaide, donna Clementina, cogliendo Maddalena e Piero in un gesto d´intimità, non trova di meglio che svelare davanti a tutti i sentimenti di Piero, per sfogare la propria gelosia nei confronti della giovane vedova: messa alle strette dal suocero, Maddalena tenta una difesa, non riuscendo però a negare - prima di tutto a se stessa - la realtà, e aprendo il suo animo con sincerità.
E´ un secondo lutto per Alessandro, per il quale Maddalena era diventata motivo di rinascita e ormai unico riferimento di vita: alla sua partenza, sulla casa e sulla combriccola dei suoi ospiti, cala un´amara e rassegnata quotidianità. Così Adelaide sola potrà tornare a coltivare, nel dolore, la memoria del figlio.
La vedova debuttò nel 1902 al Politeama Verdi di Cremona: è il primo, folgorante testo di RENATO SIMONI (Verona 1875-Milano 1952), affidato al massimo interprete del teatro veneziano contemporaneo, Ferruccio Benini, già artefice degli ultimi successi di Giacinto Gallina. Simoni ebbe una breve, ma fondamentale, carriera di commediografo e librettista d´opera fino al 1914, quando assunse il ruolo di critico al "Corriere della Sera", fino alla sua scomparsa, con una competenza ed una minuziosità di analisi del teatro dell´epoca rimasti leggendari. |